(Bertoli - Bonaffini)

Sulla strada incantata, dove nasce il mio sole,
nei quartieri privati, dove tutto è colore, vedo case serene,
tra le foglie dei rami e ruscelli puliti, vedo tende di indiani.

Le città dei miei avi trasformate in giardino
e palazzi splendenti, sguardi senza confini.
Sento il canto del vento diventato poeta,
tra piramidi chiare e astronavi alla meta.

Dimmi, cara, verresti da me: c'è tanto posto,
vieni amore che aspettano te e tu hai riposto sì…

Se potesse bastare partorire parole,
dedicare preghiere, seminare le viole,
dondolare sul filo per sfidare il destino,
intrecciare ghirlande per deviare il cammino.

Ma nei giorni dal vero, dove tutto è diverso,
perché il sogno si infrange quando l'uomo ha già perso,
il mio canto di vita sembra un pianto leggero
ed un fiore che nasce resta solo un pensiero.

Dimmi, cara, verresti da me: c'è tanto posto,
vieni amore che aspettano te e tu hai riposto sì…

Tra le statue di sale e i deserti di lava, cerco segni di vita,
dove il mondo pulsava, cerco fiochi respiri e brandelli d'amore,
cerco semi sepolti che germoglino al sole.